Se vi trovate a Viareggio, non potete non percorrere la celebre “Passeggiata” che costeggia tutto il lungomare della città: potrete incontrare sia edifici che richiamano la modernità sia legati ad una tradizione passata. A tal proposito uno degli edifici simbolo di questa città è senz’altro il Gran Caffè Margherita: massimo esponente dell’eclettismo-decò viareggino, questo Caffè in origine era stato costruito interamente in legno da parte dell’ingegnere Alfredo Belluomini e del decoratore Tito Chini, ma dopo il grave incendio del 1917 che coinvolse numerosi stabilimenti della Passeggiata, negli anni ’20 venne deciso di demolirlo e ricostruirlo interamente.
Questo rifacimento venne eseguito in base a nuovi regolamenti di igiene edilizia imposti dalla Commissione Speciale, della quale fanno parte anche Belluomini e Chini: l’edificio venne ricostruito in muratura, con l’uso del marmo per le pavimentazioni, alcuni infissi e gli arredi.
Particolare è la simmetria della struttura, definita dalle due torrette, mentre dal punto di vista architettonico particolare è la galleria coperta, un tempo aperta e filtro suggestivo tra la passeggiata e l’arenile, oggi chiusa a vetri e utilizzata come sala ristorante.
Ad oggi il Caffè ospita al proprio interno la libreria Mondadori, un ristorante e lo storico caffè, ed è diventato uno dei maggiori punti di ritrovo della movida viareggina.