Palio dei Micci: la tradizione di una competizione storica
Il Palio dei Micci è una manifestazione a carattere storico-folkloristico, che si svolge a Querceta (Seravezza) sul campo sportivo comunale del “Buon Riposo”, in località Pozzi del comune di Seravezza, la prima domenica di maggio. Il palio consiste in una corsa di otto asini (micci nel dialetto locale), montati da fantini, a rappresentanza delle otto contrade che partecipano alla manifestazione.
La kermesse inizia nelle prime ore della mattina con la sfilata dei gruppi di musici e sbandieratori in abiti sto rici delle proprie contrade per le vie del paese di Querceta e con la messa nella chiesa di Santa Maria Lauretana. Di seguito vengono benedetti gli asini nella piazza principale. Dunque 2500 persone vestono per un giorno i panni di dame, cavalieri, armigeri, paggi e sfilano con i colori della propria contrada allo stadio “Buon Riposo” di Querceta. La corsa, che ha luogo nel tardo pomeriggio, comprende sei giri di pista per circa 2.000 metri in un circuito ad anello all’interno del prato verde. La contrada vincitrice conserva il cosiddetto “palio” (un gonfalone pitturato raffigurante la sacra famiglia in fuga), per un anno nella propria sede, acquisendo così il diritto di aprire la sfilata alla successiva edizione.
La sera di venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 aprile del 1963, presso l’ex cinema-teatro “Marconi” di Querceta fu proiettato “Febbre di marzo”, un film sonoro di 8mm, con la regia di Emilio Tarabella, che raccontava del grande amore di due giovani appartenenti purtroppo a contrade diverse. Nessuno, alla fine, riuscirà a ostacolare i sentimenti che provano l’uno per l’altro (una sorta di Romeo e Giulietta versiliese ambientato negli anni sessanta; dal libro “Dacci oggi il nostro Palio quotidiano” di Emilio Tarabella).