versilia a tavola

Versilia a tavola: i prodotti gourmet più prelibati

La Torta di Pepe di Camaiore 

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La torta di pepe è una torta di riso piccante tipica della zona di Camaiore. Si dice che ogni famiglia abbia una ricetta particolare, per questo la sua preparazione prevede differenti sfumature. Le migliori le trovate in pieno centro di Camaiore alla pizzeria Pasubio e, subito fuori il centro urbano, alla gastronomia Claudio. 

Lo Scoppolato di Pedona: il formaggio cult

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Delicato, elegante e di gran successo: tutti amano lo Scoppolato di Pedona, il formaggio di pecora affinato in Versilia da Gabriele Ghirlanda. Delicato formaggio di pecora a doppia cagliatura, lo Scoppolato è da gustare rigorosamente a piccole scaglie. Come? La forma va incisa orizzontalmente, circa alla sua metà, e a quel punto basterà un cucchiaino da caffè per incidere all’interno di una delle due ’semiforme’ per ottenere piccoli riccioli. Molto più gustosi di una fetta, potete scommetterci! In bocca noterete sapore ma eleganza. E quella sensazione unica di latte fresco che lo distinguono da qualsiasi pecorino. Il nome Scoppolato deriva da una storia antica: un astuto pastore del paesino camaiorese di Pedona si toglieva la coppola in ossequio al padrone (proprietario del bestiame) dal quale lavorava…proprietario che poi ingannava trattenendo di nascosto per sé le forme più buone del delizioso formaggio. 

La Mortadella nostrale del Cardoso 

Questo salume risale ad un’antica tradizione della Versilia. Viene aromatizzato con erbette caratteristiche dell’Alta Versilia necessarie per esaltare il gusto del prodotto preparato con carne di suino e confezionato utilizzando budello di bue o maiale. Per la preparazione le parti magre e grasse della carne macinata si mescolano con sale, timo, rosmarino, finocchietto selvatico ed altre erbette montane; dopo una settimana di stagionatura-asciugatura si può consumare oppure si può appendere lasciando stagionare ulteriormente fino a 10 mesi. La maggior parte del prodotto viene venduta nella zona dell’Alta Versilia e in particolar modo nelle alimentari del comune di Seravezza e Stazzema. 

 Il Tizzone di Giustagnana 

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Se in estate vi capita di passeggiare nel- le basse e verdi colline seravezzine, nei pressi del piccolo borgo di Giustagnana, vi accorgerete subito di un piacevolissimo profumo di mare, di salmastro, che va magicamente a mescolarsi con quello del bosco. Ecco, proprio per questa forte influenza del vicino mare e dell’umidità ad esso annessa, i vecchi del posto si accorsero fin dall’antichità che sarebbe stato impossibile stagionare i salumi. Così si inventarono una tecnica tutta loro: immergerli nella cenere. E’ nato proprio così il Tizzone di Giustagnana, una sorta di salame, ma molto più morbido. La sua peculiarità? Ha un sapore intenso e persistente tipico delle lunghe stagionature ma con una morbidezza e freschezza tipica di salami appena preparati. Il suo nome, invece, ha a che fare con il colore: dicevano i seravezzini di una volta “…è nero pare un tizzone!” 

Il lardo rosa di Camaiore 

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A Camaiore, da tempi remoti, la tradizionale macellazione del maiale, a fine autunno, offriva grande abbondanza di lardo. Questo veniva messo durante l’inverno in apposite vasche dove le salamoie madri, unite ad aromi miscelati secondo antiche e segrete ricette, lo arricchivano di gusto armonioso e delicato. Al sopraggiungere della primavera, quando il lardo per l’aumento della temperatura avrebbe rischiato di assorbire troppo sale, veniva tolto dalle vasche, ulteriormente drogato e arrotolato. Inizialmente si adoperò un solo pezzo di lardo steso, successivamente due pezzi in modo che, arrotolandoli insieme, la piccola parte di magro centrale assumesse la forma di cuore. Il lardo così trattato veniva poi appeso a stagionare in appropriati ambienti, ideali sia per la giusta e costante temperatura, sia per la continua ventilazione. 

Oggi la famiglia Triglia, del noto e ricco salumificio Gombitelli (www. salumigombitelli.it), e la famiglia Bonuccelli (www.bonuccellisalumi. com) mantengono in vita questa tipica e particolare lavorazione che, insieme alla paziente stagionatura nel clima ideale di Gombitelli, conferisce al lardo una caratteristica sfumatura rosa e una morbidezza eccezionale.  Differente dal ‘cugino’ lardo di Colonnata, il lardo rosa ha un’eleganza per certi versi superiore al più blasonato prodotto carrarino. 

Lo Zafferano di Massarosa 

Zafferano, la spezia d’oro. A Massarosa, l’azienda Za’faran coltiva lo zafferano in piccoli campi con coltura annuale, che consiste nel prelevare dal terreno i bulbi al termine di ogni ciclo vegetativo (giugno/luglio) per poi rimetterli a dimora in un appezzamento differente, tecnica che permette di effettuare un’accurata selezione dei bulbi migliori che garantiranno in futuro una maggiore qualità della spezia. La raccolta dei fiori avviene manualmente tra ottobre e novembre nelle prime ore del mattino, quando i fiori sono ancora chiusi. Questo consente di non danneggiare i principi attivi presenti negli stimmi: la Crocina che conferisce il colore rosso vivo, la Picrocrocina che da il sapore amarognolo e il Safranale che esprime il tipico aroma. Lo zafferano di Massarosa è confezionato esclusivamente in stimmi al fine di garantire la massima purezza. Packaging raffinato ed elegante, con vasetti in vetro chiusi con tappi in sughero, un’ulteriore garanzia di integrità. 

info@zafaran.it – tel. 347.0016867 

La Scarpaccia 

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La Scarpaccia è semplicemente una torta di zucchine che si può palesare in due differenti versioni: a Viareggio è dolce, mentre a Camaiore è salata. Si tratta di una vecchia ricetta della tradizione contadina, quando si andava nell’orto raccogliendo le verdure che si trovavano e si mettevano in forno dopo che era cotto il pane. In entrambi i casi, la scarpaccia sorprende per quel sapore che sa di antico. Per una merenda d’antan potrete trovare la scarpaccia nei vari panifici e gastronomie di Viareggio e Camaiore. 

Il miele di spiaggia 

Il miele di spiaggia si produce sul litorale che va da Viareggio a Marina di Vecchiano. Le api, nel periodo maggio-giugno, raccolgono il nettare dalle fioriture spontanee quali la santonina, la verga d’oro, il cisti, la tamerice, il piroforo, l’elicriso. Quest’ultima è una pianta di scarso valore nettarifero ma le api, visitandola per raccogliere il polline, si impregnano del suo olio essenziale che trasportano nell’arnia insieme all’altro nettare, cosicché il miele si arricchisce di un profumo e di un sapore tipico delle dune tale da essere stato facilmente identificato come “miele di spiaggia”. Il successo di questo intrigante prodotto è dovuto proprio al suo profumo che ricorda l’estate, la macchia mediterranea e il salmastro. Il miele di spiaggia è prodotto dal Consorzio Il Camuciolo (335.5336215). 

Il fagiolo Schiaccione 

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Nella pianura di Pietrasanta nasce un fagiolo bianco, dalla forma allungata e schiacciata, dal sapore dolciastro. E’ molto tenero ed ha un retrogusto elegante, mai invadente, tanto da essere perfetto da abbinare a pesce e crostacei. Nato da una coltivar di origine locale, lo Schiaccione ha sul mercato una richiesta di gran lunga maggiore rispetto alla produzione, abbastanza limitata. Dunque, sebbene costituisca una piccola rarità, lo potrete trovare ricercandolo con pazienza certosina ed una dose di buona sorte dai migliori frutta e verdura (soprattutto nel periodo estivo). Oppure contattando direttamente chi lo produce: 

Az.Ag. Daniela Simonelli 349.2880298 Az. Ag. Tommasi 0584.791521. 

Il birrificio del forte, eccellenza spumeggiante 

Un piccolo vanto per la terra di Versilia è il Birrificio del Forte, pluripremiato in numerosi concorsi nazionali e internazionali. Il birrificio artigianale produce 6 differenti birre. Oltre ad una linea di birre celebrative ed un’altra che vede la contaminazione tra birra e vino. 

I vignaioli della Versilia 

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Negli ultimi anni la Versilia ha visto crescere la qualità dei suoi vini. Merito di un pugno di vignaioli appassionati e sempre più attenti alla qualità. E il vino, in Versilia, si faceva già anticamente. Il grande Michelangelo, che soggiornò a Pietrasanta tra il 1515 e il 1520, in uno scritto esaltava i calici di vino che si produceva nella zona di Strettoia. Se volete compiere un tour, con il bicchiere ben stretto in mano, potrete partire dalle splendide bollicine degli spumanti Metodo Classico di Tenuta Mariani, piccoli Champagne targati Versilia. Poi puntare a nord verso le consolidate Cantine Basile, da anni un riferimento della zona. Piccole le altre tre aziende. A partire dai sorprendenti e piacevoli vini naturali de L’altra Donna, per poi apprezzare la cura nelle bottiglie dei Giardini di Ripadiversilia e la semplice bevibilità delle Cantine Venturini. Alcuni di questi vignaioli hanno una propria sala per le degustazioni (consigliabile la prenotazione).