Le Apuane: fra roccia e vegetazione rigogliosa

Le Apuane si estendono su una superficie di circa mille chilometri quadrati nelle province di Massa Carrara e Lucca. Formatesi in epoca più recente rispetto agli Appennini e su una struttura geologica molto diversa, i panorami apuani hanno asprezze e severità del tutto particolari, che li differenziano da tutti i rilievi circostanti. 

Oltremodo affascinanti appaiono alla vista il connubio e il contrasto tra le taglienti rocce e la folta vegetazione che, favorita dall’abbondanza delle precipitazioni, ricopre la maggior parte dei pendii e delle valli. Nella stagione invernale questo contrasto di vette innevate ad una distanza risibile dal mare (17 km) si amplifica e favorisce l’escursionismo con panorami mozzafiato delle spiagge e del mare sottostante, e delle terre al di là (Arcipelago Toscano, Corsica e Alpi Marittime). Altro aspetto da prendere in considerazione è dato dalla presenza di 170 cave di marmo, che pur occupando “soltanto” il 5% di questo territorio, è elemento connotativo e indissolubile. 

Pensare che il David o la Pietà di Michelangelo provengono da questa terra è fonte di orgoglio per i suoi abitanti: gli Apuani. Né Liguri, né Etruschi, ma un popolo fiero che fin dalla preistoria ha abitato questi luoghi, i Monti della Luna, Lunae Montes o Alpi di Luni come li definì il geografo greco Strabone. Il toponimo attuale (adottato in maniera definitiva solo nel 1789) lo si deve a Boccaccio “Petra Apuana Mons” e a Dante (il quale chiama Pietrapana e Timbernicchi la Pania e la Tambura).
Nel 1985 per proteggere questo inestimabile patrimonio è stato istituito il Parco Regionale delle Alpi Apuane (www.parcapuane. it) grazie al quale è stato permesso di rendere accessibile ai turisti anche l’Antro del Corchia, una grotta naturale con undici ingressi che si sviluppa per oltre 60 km e una profondità massima di 1187 metri. 

La Grotta Antro del Corchia: meraviglia delle Apuane

Il complesso carsico dell’Antro del Corchia, con i suoi 70 km di pozzi e gallerie esplorati e altrettanti, si stima, ancora da scoprire, è il più vasto complesso carsico ipogeo in Italia ed ha un percorso attrezzato di circa 2 km. L’ingresso della grotta coincide con l’inizio del sentiero delle “Voltoline” (sentiero C.A.I. 9).

La temperatura interna della grotta è costante durante tutto l’anno intorno ai 7,6 gradi centigradi. Un’escursione in pieno agosto diventa molto piacevole e ideale per trovare un po’ di refrigerio dalla monotonia della canicola estiva. 

La visita dura circa 2 ore e si consiglia di indossare una felpa e scarpe con la suola in gomma. Insieme alla grotta è possibile visitare anche le Miniere d’Argento Vivo (mercurio), per una giornata completamente dedicata alla natura. 

Dove: Le grotte turistiche dell’Antro del Corchia si trovano presso Levigliani di Stazzema, facilmente raggiungibile da Seravezza, seguendo la strada provinciale in direzione di Castelnuovo Garfagnana.. 

Info: L’ufficio biglietti e informazioni è situato a Levigliani di Stazzema, tel. 0584.778405. Si suggerisce la prenotazione della visita. www.corchiapark.it