pensione Alpemare e Villa Soffici

Ville e Palazzi Storici

Sono numerose le ville di interesse storico sul territorio versiliese. Interessanti dal punto di vista architettonico e per i molti personaggi che vi hanno soggiornato.

 

FORTE DEI MARMI

Alla fine dell’800, il Forte richiama numerosi turisti stranieri, in particolare tedeschi. Molti artisti , tra cui Boeklin, Hildebrand, Sargant e Isolde Kurtz si innamorano della bellezza incontaminata e ancora selvaggia della località.

Le prime ville a Forte dei Marmi appartengono a questi artisti e a magnati dell’industria: ricordiamo la Tenuta Apuana della famiglia Siemens. La villa, progettata dall’architetto Sattler, si ispira alle ville rinascimentali italiane. Hildebrand decorò la sala da pranzo con una serie di affreschi.

Villa Siemens – Tenuta Apuana

La casa di Edgar Kurz in Viale Morin è una grande casa immersa nella pineta; dopo un ampliamento nel 1907, diventa la pensione Villa Elena

Villa Elena

L’Ammiraglio Morin costruisce Villa Costanza e la vende nel 1926 alla famiglia Agnelli, che vi trascorre le estati “vestiti alla marinara”. La famiglia fa anche costruire un sottopassaggio che porta direttamente al mare!

Villa Costanza

Alla fine degli anni 60, la villa viene venduta e diventa l’attuale Hotel Augustus, che grazie a un sapiente ed accurato restauro mantiene l’atmosfera dell’età Agnelli.

A Vittoria Apuana è possibile visitare Villa Bertelli, nata come sede di uffici di un polverificio, poi trasformata in albergo, e oggi centro della vita culturale di Forte dei Marmi. Durante tutto l’anno vengono proposte mostre, concerti e incontri culturali. In estate un ricco cartellone di eventi rende indimenticabili le serate a Forte dei Marmi.

Villa Bertelli
Villa Bertelli – Giardino dei Lecci

 

SERAVEZZA

A Seravezza sono 2 gli edifici che destano particolare interesse architettonico e storico. 

Il primo è il Palazzo Mediceo: esso nasce sotto Cosimo I de’ Medici come residenza temporanea e come punto di controllo delle miniere  soprastanti. Ad oggi il palazzo si presenta così: al pian terreno troviamo la Biblioteca Comunale “Sirio Giannini” e l’Archivio Storico Comunale, mentre al secondo piano abbiamo il Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari della Versilia

Palazzo Mediceo – Seravezza

L’altro edificio è Villa Henraux: esempio di stile liberty versiliese, questa villa venne costruita nel 1897 per volontà del Signor Bernard Sancholle Henraux, nipote dell’ufficiale napoleonico incaricato di occuparsi dell’attività estrattiva nelle cave di marmo in Alta Versilia. Vi soggiornarono personaggi illustri quali Gabriele D’Annunzio e Giacomo Puccini e, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu occupata dal comando delle SS. Nel 1949 fu acquistata dalla Congregazione delle Figlie di Nostra Signora del Sacro Cuore e divenne un collegio femminile per le orfane dei caduti della Marina Militare Italiana. Oggi la villa è stata trasformata in residenza per ferie e viene tuttora gestita dalle religiose.

Villa Henraux – Seravezza

 

PIETRASANTA

In località Marina di Pietrasanta, immersa nel verde del Parco della Versiliana , è possibile ammirare la celebre Villa “La Versiliana”: il parco durante il XVIII e XIX secolo era suddiviso tra vari proprietari terrieri locali. In particolare uno di essi, ovvero i conti Digerini-Nuti, diedero il via alla costruzione della Villa, che terminò nel 1886.

La Villa ospitò anche personaggi illustri, come Gabriele D’Annunzio nel 1902, il quale, durante quel soggiorno, compose la famosa opera “La pioggia nel pineto“.

Nel 1980 la Villa venne acquistata dal Comune di Pietrasanta, e ad oggi ospita la “Fondazione La Versiliana“, la quale organizza numerose iniziative negli spazi adiacenti alla Villa, come il il Teatro “La Versiliana”, o la rassegna “Incontri al Caffè”.

Villa La Versiliana – Foto di Gianmarco Passerini

Spostandoci invece nel borgo di Valdicastello Carducci, è possibile visitare la Casa Natale del poeta e vincitore del premio Nobel nel 1906 Giosuè Carducci. 

Il poeta si trasferì con la famiglia a Valdicastello all’età di tre anni, ma rimase comunque sia legato alla città di Pietrasanta, la quale viene citata spesso nei suoi versi, come per esempio la lettera che scrisse nel 1877 durante un’ispezione al Liceo di Massa per conto del Ministero della Cultura. 

Al 1 marzo 1890 risale l’ultima visita del poeta alla casa natale a Valdicastello: infatti poi si trasferirà a Bologna, in cui rimase fino all’anno della sua morte, ovvero il 1907: nello stesso anno la casa venne dichiarata museo nazionale dal Comune di Pietrasanta, il quale poi la acquistò definitivamente nel 1912. Dal 1907 il Comune diede il via a tutta una serie di commemorazioni in onore del poeta, fino a quella nel 1985, ovvero il 150° anniversario dalla sua nascita.

Nel 1950 sempre il Comune di Pietrasanta autorizzò il borgo di Valdicastello a cambiare nome e a prendere il cognome del poeta, diventando così Valdicastello Carducci. Inoltre, istituì il Premio Nazionale di poesia “Giosuè Carducci”, la quale si è aggiunto, dal 1990, anche il Premio “Giosuè Carducci”, riservato agli studenti delle scuole secondarie superiori della Versilia. 

Casa natale Giosuè Carducci

CAMAIORE

Nella località di Capezzano Pianore è possibile ammirare una bellissima villa chiamata “Villa Le Pianore“, suddivisa in due edifici che coprono due epoche differenti: l’edificio principale, chiamato “Villa Maria Teresa di Savoia” e il più antico dei due, venne costruito nel XVIII secolo sotto volontà di Maria Teresa di Savoia duchessa di Lucca, e nel 1826 adibita a villa. 

Da un documento di archivio sappiamo che al primo piano di detta villa si trovavano gli appartamenti “per i suoi gentiluomini e le sue dame d’onore; al secondo piano la guardaroba per la biancheria di casa e delle tavole, le camere per la servitù, al pianterreno il salone, sala da pranzo per la Duchessa e famiglia e la sua corte, la cucina e le stanze da pranzo per il persinale”.

Il secondo edificio, sul lato sud del complesso, è la villa che fece costruire nel 1888 il Duca Roberto di Borbone. Essa si articola su tre piani che iniziano con l’ingresso principale costituito da un atrio ricco di marmi policromi con ai lati due porte in legno magnificamente intarsiate e risalenti all’epoca della costruzione. Su di esse campeggia lo stemma della famiglia dei Principi Borboni – Parma, costituito da tre gigli con ai lati due draghi. Al secondo piano si trovavano le camere dei bambini e una stanza adibita a scuola oltre alle stanze per la servitù. Ad oggi è sede di importanti mostre ed è di proprietà dell’ordine religioso Cavanis.

Villa Borbone “Le Pianore” – Foto di Fotomania

 

MASSAROSA

Vicino al Lago di Massaciuccoli è possibile visitare “La Brilla“: il suo nome deriva dal suo passato di opificio destinato alla Brillatura del riso, e al suo interno è possibile ancora ammirare i macchinari e gli ingranaggi che mossi da un sistema idraulico, servivano allo scopo.

Ad oggi, dopo un’accurata ristrutturazione, svolge la funzione di spazio multifunzionale articolato su quattro livelli: il centro visitatori, l’ostello/foresteria di 50 posti letto, una area degustazione dei prodotti tipici del territorio, la sala convegni e uno spazio espositivo di circa 400 mq per mostre, laboratori ed  attività didattiche.

Per maggiori informazioni a riguardo clicca qui.

La Brilla – Massarosa

 

VIAREGGIO

Vicino alla Pineta è possibile visitare un gioiello del Liberty viareggino, vale a dire Villa Argentina: il nucleo principale è stato realizzato nel 1868 da parte della sua prima proprietaria Francesca Racca Oytana.

L’architetto Alfredo Belluomini, nel 1926 realizzò il progetto di ampliamento e di ristrutturazione, mentre il pittore Galileo Chini intervenne con numerose decorazioni sia esterne che interne, che caratterizzano le facciate lungo il primo piano.

La villa venne poi trasformata in albergo e subì un ampliamento nella parte posteriore a nord. Villa Argentina è oggi proprietà della Provincia di Lucca, che ne ha curato le delicate fasi di restauro e ne tutela con impegno e passione il suo elevato ed ammirevole valore storico artistico. Inoltre è animata durante tutto l’anno da una serie di importanti mostre, eventi ed incontri culturali e di recente è anche diventata il luogo in cui promettersi eterno amore: vengono infatti celebrati matrimoni ed unioni civili grazie ad un accordo con il Comune di Viareggio.

Villa Argentina – Viareggio

A pochi passi dalla Passeggiata di Viareggio è possibile visitare “Villa Paolina Bonaparte“: come si può intuire dal nome, questa villa venne costruita nel 1822 per idea della sorella dell’imperatore francese Napoleone Bonaparte, ovvero Paolina Bonaparte. 

Chiamata anche “Il rifugio di Venere”, fu abitata dalla principessa subito dopo la sua costruzione, per poter vivere vicino all’uomo che amava, il musicista Giovanni Pacini. Luogo di ritiro della stessa dopo la morte del fratello, fu salotto di cultura, in quanto la donna amava circondarsi di artisti e musicisti.

Nella piazza antistante la Villa, secondo la leggenda, vi morì il famoso poeta inglese Percy Bysshe Shelley, morto a Viareggio proprio nel 1822 a seguito di un naufragio: Paolina amava molto le sue poesie e si dice che abbia scelto quel luogo proprio per questo.

Ad oggi la Villa ospita al pian terreno il Museo Archeologico e dell’Uomo “Carl Blanc”, in cui sono esposti reperti risalenti all’epoca preistorica, mentre al primo piano troviamo il Museo degli strumenti musicali “Giovanni Ciuffreda”, nel quale sono esposti circa 400 pezzi, di cui 200 sono distribuiti in sei sale espositive per un totale di 103 mq di superficie espositiva.

Per maggiori info e orari clicca qui.

Villa Paolina – Viareggio

Sempre a pochi passi dalla Passeggiata e nelle vicinanze dello storico hotel Principe di Piemonte, troviamo una delle due dimore di Giacomo Puccini: venne costruita nel 1921, e Puccini vi si traferì per trascorrere gli ultimi anni della sua vita.

La Villa è stata realizzata seguendo precise indicazioni fornite dal Maestro: la dimora è in mattoni e pietre “a vista” e, lungo i lati nord ed est, delle formelle raffiguranti maschere ed elementi in rilievo decorano la fascia di coronamento del sottotetto.

Intorno uno spazioso giardino in stile liberty con vialetti in cotto e fioriere in pietra; gli arbusti e le piante, risalenti al tempo della costruzione della villa, sono quelli tipici della macchia mediterranea: pini, lecci e siepi di pittosforo e alloro, naturale prosecuzione della pineta di fronte. Puccini era molto attento alla cura del giardino e fece installare un impianto di micro-irrigazione fisso, uno dei primi per l’epoca.

Puccini, uomo al passo con i tempi e la tecnologia, fece installare nella villa, inoltre, un moderno impianto di riscaldamento a radiatori, per renderla ancora più confortevole nelle lunghe giornate passate a comporre le indimenticabili arie del suo ultimo capolavoro.

Villa Puccini negli anni ’80 – Foto di Viareggiocomera

Spostandoci verso Torre del Lago Puccini possiamo trovare la seconda dimora del Maestro: acquistata nel 1899, Puccini la fece ristrutturare trasformandola nell’attuale abitazione a due piani dal tipico aspetto liberty delle ville borghesi di fine Ottocento, con il lago che lambiva il vialetto intorno alla cancellata del giardino.

Puccini trascorre gran parte del suo tempo nella casa di Torre del Lago, modificandone gli arredi e le decorazioni, opera degli amici pittori.

La casa, trasformata in un Museo nel 1925 dal figlio Antonio, conserva intatto l’aspetto originale. Nella sala omnibus si trovano il pianoforte Förster, i ritratti del Maestro in varie epoche della sua vita, la maschera funebre e il paravento, prezioso dono dal Giappone.

Le altre stanze come la veranda, la sala dei manoscritti e la cucina raccolgono invece oggetti di vita quotidiana, onorificenze e riconoscimenti da tutto il mondo, quadri degli amici macchiaioli, compagni di vita e di caccia, ritratti di amici e collaboratori del Maestro e le sue ultime parole scritte di pugno dopo l’operazione alla gola. Nella stanza della caccia sono conservati i preziosi fucili, i trofei venatori, le scarpe e gli stivali.

In questa villa-museo potete assaporare l’atmosfera dove il Maestro trovava l’ispirazione per le sue immortali melodie.

Per maggiori info e orari di visita clicca qui.

Villa Puccini a Torre del Lago – Viareggio

Per conoscere meglio le ville storiche della Versilia, visitare il sito dell'”Associazione Culturale Villa Borbone e Dimore Storiche della Versilia aps”.